Per chi vi abita, spiegare la montagna è complesso. È esattamente come per chi è innamorato: fino a quando non provi quel sentimento intenso e unico non saprai mai cosa significhi veramente.
Potremmo tentare con dei paragoni ma nulla sarà mai all’altezza di ciò che si prova vivendo nell’aria sottile.
Quando sento parlare di “passione da vivere”, tra gli aromatici fumi dalla mia fedele pipa si materializzano orde di immaginifici pensieri contrastanti. La passione a volte comporta sacrificio e in quota questo si traduce nel continuo lottare contro un sistema avverso che nell’equazione non tiene mai realmente conto di Madre Natura, nostra unica e tangibile fonte di sostentamento. Chi vive quassù spesso deve sottostare ad imposizioni asettiche partorite da chi esercita inappropriati diritti “green” digitando sproloqui che finiranno per riempire energivori server e pagine di cellulosa vergine. Tutto questo crea le basi per un progressivo abbandono dei luoghi della nostra vita nella ricerca di situazioni economicamente sostenibili ma umanamente raccapriccianti.
Per noi la montagna è maestra di vita. Ci insegna a non mollare mai, a credere in noi stessi, a trovare il nostro posto nel mondo. È un luogo dove si può vivere l’emozione della scoperta, la bellezza della natura, la gioia di essere vivi. La montagna è una sfida, una lotta, un confronto con se stessi. È un’avventura che richiede coraggio, determinazione e sacrificio.
La montagna è un luogo dove si può imparare la passione per la natura, a prendersene cura, dove si può stare in silenzio e dove si può ascoltare il proprio cuore.
Dalle montagne nascono le sorgenti, fonti di vita per tutti. Le regole di convivenza che vengono insegnate tra i larici sono le stesse che dovrebbero unire le anime cittadine perché si basano su un concetto semplice: il rispetto. Sembra incredibile dover ribadire aspetti elementari come questi ma vi ricordo che viviamo in un tempo in cui é il cibo sano a venir etichettato come tale e venduto a prezzi più alti, non il contrario!
Siamo appena entrati nell’era dell’Intelligenza Artificiale e molte cose cambieranno drasticamente. Cosa accadrà saremo ancora una volta noi a determinarlo ma ricordiamoci che commettere errori di superficialità o arroganza in questa fase, sarà ancora più devastante di un cambiamento climatico perché purtroppo, quella con cui ci stiamo per confrontare ha un appellativo a noi sempre più remoto: l’intelligenza.
Siamo da sempre artefici del nostro destino. In montagna questo è risaputo perché gli errori li paghi in prima persona e l’insegnamento che ne deriva ti aiuta a vivere in armonia col tutto.
Non lasciatevi trasportare dal nulla digitale, venite quassù con umiltà e portatevi a casa un po’ di quella passione che a noi fa sudare, ma col sorriso dentro.

Uno Gnomo e la sua pipa